Italia
Zone d'uso delle carte regionali 

 

Le carte a semi italiani sono diffuse nel Triveneto e nella Lombardia orientale
Bergamasche  
in provincia di Bergamo; nella parte meridionale della provincia oggi molti usano le Piacentine
Bresciane  
in provincia di Brescia; nella parte meridionale della provincia oggi molti usano le Piacentine
Primiera bolognese

in pochi paesi vicino a Cento, ma mi risulta sconosciuto a Bologna. Il mazzo è quasi scomparso
Trentine  
in provincia di Trento
Trevisane  
nel Veneto e nelle province di Pordenone e Udine
Triestine  
in provincia di Trieste e Gorizia, oltre che in Istria e Dalmazia
 


Salisburghesi  
 a semi tedeschi in provincia di Bolzano
 


Per le carte a semi spagnoli: 
Napoletane  
in Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria
Romagnole  
in Romagna nelle province di Ferrara, Ravenna, Rimini e Forlì
Piacentine  
in provincia di Mantova e Cremona, nell'Emilia occidentale, Marche, Umbria e Lazio
Sarde  
nel sud della Sardegna
Siciliane  
in Sicilia
 


Per le carte a semi francesi: 
Genovesi  
in Liguria, Piemonte orientale e nella Sardegna settentrionale, dove hanno sostituito le Nuoresi
Lombarde o milanesi  
in provincia di Milano, Lodi, Varese, Pavia, Como, Sondrio e in Svizzera nel Canton Ticino
Piemontesi  
nel Piemonte occidentale
Toscane grandi  
in Toscana dove le Toscane piccole sono ormai scomparse
  


 

Le carte del Cuccu sono conosciute solo in pochi paesi disseminati nella penisola: vicino a Sarnico in provincia di Bergamo, nella zona del lago d'Idro in provincia di Brescia, in alcune zone limitate nelle Marche, Abruzzo, Molise e Basilicata.
Anche questo è un mazzo che sta sparendo. Ho imparato il gioco ad Adrara San Martino dove, nel 1970, era ancora diffuso e giocato nelle osterie.

Il tarocco Bolognese è giocato in Bologna e dintorni, il tarocco Piemontese in Piemonte e il tarocco Siciliano in Sicilia, ma quello Bolognese e quello Siciliano sono mazzi sempre meno utilizzati. In molte zone della Sicilia i giochi sono rimasti quelli tradizionali, ma le carte usate sono oggi quelle del tarocco Piemontese

Queste notizie sono approssimative: in paesi ai confini della "zona d'influenza" le carte usate possono essere quelle della zona vicina. 
Il mio paese è in provincia di Bergamo, diocesi di Cremona (non c'entra niente con questo discorso, ma è per far capire come le antiche suddivisioni territoriali permangono ancora oggi) e si usano le carte Milanesi per giocare a briscola o scopa. 
Ma in dialetto i cuori sono detti "cóp" (coppe) e i quadri "òri", ricordo evidentemente del mazzo a semi latini usato in passato. Le carte
Bergamasche non vi sono usate né conosciute, mentre sono utilizzate comunemente 10 chilometri più a nord. 
Inoltre c'è il fenomeno della migrazione, per cui ad esempio chi emigra in altre zone d'Italia si porta il mazzo cui è abituato e continua a giocare con quello. 

Carte a larga diffusione, anche fuori dalla zona che ha dato loro il nome, oggi sono rimaste le Piacentine e le Napoletane, entrambe a semi spagnoli. Gli altri mazzi hanno un utilizzo più limitato e solitamente non sono conosciuti fuori dalla zona d'uso.

Molti giocatori hanno in casa solo il mazzo inglese o internazionale e lo usano anche per i giochi regionali, scartando nel caso i numerali dall'8 al 10.